Un comunicato stampa del 27 agosto 2010, firmato Banca d’Italia, annuncia l’emanazione, su proposta della UIF e sentito il Comitato di Sicurezza Finanziaria, degli indicatori di anomalia rivolti alle banche e agli intermediari del settore finanziario. Essi intendono agevolare la valutazione da parte degli intermediari sugli eventuali profili di sospetto di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo ai fini dell’invio di una segnalazione alla UIF.
Le disposizioni sono in un provvedimento del direttore generale Saccomanni, nei cui sette articoli sono definiti ambito applicativo, indicatori (21, articolati in molteplici sub-indici), schemi di anomalia, ambito dell’obbligo di segnalazione, procedure interne e strumenti di selezione automatica.
Gli indicatori concernono il profilo soggettivo del cliente; le operazioni illogiche, inusuali, incompatibili o effettuate tramite il ricorso a terzi; le modalità di pagamento; le operazioni in strumenti finanziari, i contratti assicurativi sulla vita e il finanziamento del terrorismo.
I nuovi indicatori aggiornano il contenuto del “ Decalogo” del 2001 alla luce dell’analisi finanziaria delle operazioni sospette, maturata nell’ultimo decennio e delle esperienze delle Financial Intelligence Units estere. Il testo è stato definito avvalendosi del contributo dell’ISVAP e della CONSOB e dei suggerimenti forniti dalla Guardia di Finanza e dal Ministero dell’economia; si è tenuto anche conto delle osservazioni svolte dalle principali associazioni di categoria degli intermediari.
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