E' disponibile sul sito delle Entrate - percorso: L’Agenzia > L’Agenzia comunica > Prodotti editoriali > Guide fiscali - la nuova “Guida per l’acquisto della casa: le imposte e le agevolazioni fiscali”, con tutto quello che occorre sapere prima di comprare l'abitazione, tra verifiche da fare, i tributi da pagare, i possibili sconti da fruire.
Il vademecum ,del progetto l'Agenzia informa, affronta il tema delle compravendite tra privati o tra imprese e privati e riporta le Faq dedicate al tema.
Fornisce un utile supporto informativo alle persone fisiche che intendono acquistare un immobile e che non agiscono nell’esercizio di attività commerciali, artistiche o professionali.
Tra i servizi che l'Agenzia mette a disposizione dei cittadini c'è quello di ispezione ipotecaria, che può essere richiesta presso gli uffici provinciali – Territorio oppure online: consente di individuare il proprietario dell’immobile e di controllare se ci sono ipoteche o pendenze, anche giudiziarie. È gratuito per i proprietari se l'ispezione è ipotecaria personale e per le ipoteche “contro”, mentre sono escluse le ipoteche “a favore”.
Le imposte da pagare variano a seconda che il venditore sia un privato o un’impresa e l’acquisto venga effettuato in presenza o meno dei benefici “prima casa”.
Se il privato acquista da un privato o da un’impresa, l’atto risulta in linea di principio esente Iva e soggetto a:
- imposta di registro del 9%, con un minimo di 1.000 euro, o del 2% se si tratta della “prima casa”;
- imposta ipotecaria di 50 euro;
- imposta catastale di 50 euro.
Entra in gioco l'Iva se:
- l’impresa cedente è un’impresa costruttrice o di ripristino e la cessione avviene entro 5 anni dall’ultimazione della costruzione o dell’intervento, oppure anche dopo i 5 anni, se il venditore sceglie di assoggettare l’operazione ad Iva;
- l’immobile ceduto è destinato ad “alloggio sociale” e il venditore sceglie di sottoporre l’operazione a Iva.
Se la vendita è soggetta ad Iva, per la prima casa sono dovute l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di 200 euro, oltre all’Iva ridotta al 4%.
Se il contribuente è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa può comunque avvalersi del beneficio fiscale, a condizione però che la casa posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto. Se questo non avviene, si perdono le agevolazioni usufruite per l’acquisto del nuovo immobile e, oltre alla maggiori imposte e ai relativi interessi, si dovrà pagare una sanzione del 30%.
Se un contribuente vende l’abitazione acquistata con le agevolazioni ed entro un anno ne compra un’altra in presenza delle condizioni per usufruire dei benefici “prima casa”, ha diritto a un credito d’imposta pari all’imposta di registro o all’Iva pagata per il primo acquisto agevolato.
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