Assonime, nella circolare n. 43 del 25 luglio 2007, illustra le novità sugli enti non operativi da applicare nel modello Unico 2007, evidenziando le incongruenze che deriveranno, a partire dal 2008, dall’estensione delle norme all’Irap. Assonime ha esaminato i principali problemi che si incontrano nella compilazione del modello Unico, in particolare per l’individuazione e la valorizzazione di beni. Secondo l’agenzia delle Entrate, nella quantificazione di azioni e le quote societarie, non si devono considerare le svalutazioni e le rivalutazioni iscritte in bilancio, perché non modificano il loro costo fiscale. Assonime ha precisato che questa affermazione si riferisce ad un dettaglio normativo valido solo dopo l’entrata in vigore della riforma Ires e, quindi, le eventuali svalutazioni fiscalmente riconosciute, operate in costanza della disciplina Irpeg, continueranno, invece, ad influenzare il valore su cui applicare le percentuali. Un altro aspetto problematico riguarda i beni che hanno fruito di contributi in conto impianti. L’agenzia delle Entrate aveva affermato che la quantificazione del costo di tali beni, ai fini dei calcoli delle società di comodo, dipende dalle modalità scelte per contabilizzare il contributo. Secondo Assonime, invece, sarebbe logico considerare, a prescindere dalla tecnica contabile adottata, l’importo effettivo del cespite, dato che solo questo valore è in grado di esprimere il potenziale concorso del cespite alla produzione dei ricavi.
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