Non licenziabile il lavoratore per notizie sui giornali di indagini a suo carico

Pubblicato il 23 luglio 2014 La Corte di Cassazione, con sentenza n. 16484 del 18 luglio 2014, si è occupata di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo di un dipendente di una società, motivato dal fatto che la diffusione a mezzo stampa di notizie riguardanti indagini della magistratura sulla sua persona, aveva creato una situazione di sfiducia nei rapporti sia interni che esterni all’azienda.

Per la Suprema Corte, nel caso di specie, non sussistono gli estremi del giustificato motivo soggettivo di licenziamento con motivazione che fa riferimento ai principi di correttezza e buona fede.

Al massimo, chiarisce la sentenza, l’obbligo del prestatore di lavoro di informare il proprio datore di lavoro di eventuali procedimenti a suo carico concernenti fatti estranei al rapporto di lavoro può configurarsi, in applicazione dei suddetti principi, in presenza di rinvio a giudizio.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Rateazione dei debiti per premi ed accessori non iscritti a ruolo

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy