La Corte di giustizia Ue - causa C-435/03 - sostiene che il furto di merci non può essere equiparato ad un'operazione imponibile, dunque non può essere assoggettato ad Imposta sul valore aggiunto. La Corte ha quindi respinto la tesi dell'amministrazione fiscale belga, che aveva preteso il versamento Iva sull'ammontare di una partita di sigarette rubate in un deposito fiscale prima del pagamento dell'Imposta e delle accise.
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