Non c’è il mobbing in caso di reiterati provvedimenti disciplinari illegittimi

Pubblicato il 20 febbraio 2015 Per la Corte di Cassazione, sentenza n. 3256 del 18 febbraio 2015, i reiterati provvedimenti sanzionatori intervenuti in un lasso di tempo breve, nei confronti di un dipendente, non configurano mobbing neanche nel caso in cui le sanzioni disciplinari siano poi risultate tutte illegittime.

Infatti, per giurisprudenza consolidata, sussiste mobbing qualora sia ravvisabile da parte del datore, o di un superiore gerarchico, un atteggiamento sistematico e protratto nel tempo di ostilità verso il dipendente che si concreti in una molteplicità di comportamenti così da tradursi in forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica tali da indurre la mortificazione morale e l’emarginazione del lavoratore (ex multis, da ultimo: Cass. n. 22535/2014, Cass. n. 898/2014, Cass. n. 3785/2009).
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