Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 2544/2008, ha precisato che, in ordine alla dichiarazione circa il requisito di moralità professionale richiesta in una gara d'appalto, il soggetto partecipante può legittimamente operare un giudizio di rilevanza delle singole condanne subite e, qualora ritenga che i relativi fatti non incidano sulla sua moralità professionale, può omettere di indicare gli stessi in sede di autocertificazione, senza incorrere in una dichiarazione mendace.
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