L'approvazione definitiva della Finanziaria per il 2006, avvenuta ieri al Senato con 273 voti favorevoli e 174 contrari, ha portato con sé 27,6 miliardi taglia-deficit, contro i 19,09 di fine settembre, quando la manovra approdò in Parlamento. Di seguito alcune tra le principali novità in essa inserite:
- un piatto forte della nuova Legge è certamente rappresentato dal rilancio del concordato, accompagnato dal "mini-condono" per gli anni passati;
- l'intenzione (o promessa) del Governo di ridurre il "cuneo contributivo", sopra i datori di lavoro, viene suggellata dal comma 361;
- tornano le rivalutazioni delle imprese, attraverso la concessione della possibilità, nel bilancio 2005, di adeguare i valori dei beni già posseduti al termine dell'esercizio precedente, versando un'imposta sostitutiva che varia tra il 6 e il 19%;
- vengono effettuati ritocchi agli sconti sulle ristrutturazioni ed alle plusvalenze immobiliari, con la spinta verso la trasparenza sul mercato;
- gli immobili gestiti da enti religiosi ed usati da enti non commerciali, pur se l'attività svolta è commerciale (di questa disposizione s'è ampiamente sintetizzato) sono esenti da Ici;
- scatta anche la riduzione dei prezzi dei farmaci;
- in materia pubblica, sono previsti tagli al budget dei Ministeri, alla spesa corrente ed a quella in conto capitale degli enti locali e la proroga al 31 marzo dei termini per l'approvazione dei bilanci.
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