Nel contratto lo “stress da lavoro”

Pubblicato il 10 giugno 2008 E’ stato recepito ieri da imprese e sindacati l’accordo Ue sulla gestione dello stress collegato al luogo di lavoro o al tipo di occupazione. Pertanto, ora, lo stress da lavoro diventa materia di accordo collettivo interconfederale. Ciò è quanto emerge da una nota congiunta, in cui si legge che le organizzazioni di rappresentanza delle imprese e le organizzazioni sindacali hanno condiviso a livello nazionale, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo collettivo interconfederale, il recepimento dell’accordo quadro europeo sullo “stress lavorativo” stipulato l’8 ottobre 2004 a Bruxelles. Proprio questo accordo quadro europeo è stato richiamato espressamente dall’ultima norma italiana in materia di salute e sicurezza sul lavoro, il decreto legislativo n. 81 del 2008. Secondo le nuove disposizioni normative il datore di lavoro è tenuto a valutare i rischi collegati allo “stress lavoro-correlato”, ai quali possono essere esposti sia i lavoratori che le lavoratrici e, poi, a indicare – nel documento redatto a conclusione della valutazione – le misure di prevenzione e protezione individuate e le procedure per l’attuazione delle stesse.
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