ha autorizzato all’esercizio Previprof, il Fondo pensione che interessa circa un milione e mezzo di dipendenti degli studi professionali. Previprof ha una struttura multicomparto e prevede due opzioni di investimento, una di garanzia e una bilanciata, per rispondere alle esigenze dei contribuenti secondo età propensione al rischio e retribuzione. Il fondo di garanzia ha come finalità la realizzazione di rendimenti pari almeno al Tfr, in un orizzonte temporale pluriennale. La struttura contributiva prevede il 100% della quota Tfr per i lavoratori occupati dopo il 28 aprile 1993 e il 50% della stessa per quelli già occupati a quella data, cui si aggiunge una contribuzione volontaria dello 0,25%, più una quota datoriale di pari entità. La misura contributiva viene scelta dal lavoratore al momento dell’adesione e può essere variata. Per aiutare i lavoratori ad orientarsi, Previprof ha attivato un call center (06/54220769) e un indirizzo di posta elettronica (info@previprof.it). Sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 di ieri è apparsa la delibera sull’adeguamento dei fondi preesistenti.
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