Il provvedimento varato dal Governo riguardo la riforma delle professioni non incontra l’entusiasmo dei professionisti, specialmente in merito al sistema duale che riconosce le associazioni private accanto agli Ordini. Ne è portavoce il consigliere del Cndc, Siciliotti, secondo cui la coesistenza nello stesso Ordine di registri ed albi di professionisti diversi non garantisce la qualità. Altro punto controverso del Ddl Mastella è la reintroduzione dei diplomati negli Albi, che non sembra accogliere consensi nel Cndc.
La riforma delle professioni deve assicurare la concorrenza tra soggetti qualificati al fine di promuovere la competitività tra professionisti in considerazione delle esigenze dei clienti, garantendo autonomia ed indipendenza di giudizio. Il riconoscimento delle professioni, inoltre, deve evitare parcellizzazioni e sovrapposizioni in considerazione dell’importanza degli Ordini come strumento per la tutela dei terzi. Il progetto di legge, invece, sembra volgere all’eliminazione degli Ordini professionali e alla degradazione degli stessi ad associazioni di tipo privatistico. Anche , con la sentenza n. 9237 dello scorso 18 aprile, riconosce il rapporto esclusivo del professionista nonchè funzioni e competenze di natura pubblica.
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