Il comma 1307 del Ddl Finanziaria, nella versione approvata dal Senato, contiene la previsione di nuovi, maggiorati, importi sui processi amministrativi: 1.000 euro per i ricorsi e, in generale, per tutti quelli cui s’applica l’articolo 23-bis della legge Tar; 2.000 euro “per i ricorsi in materia di affidamento di lavori, servizi e forniture, nonché di provvedimenti delle Autorità” indipendenti. Le due nuove tasse fanno aumentare, rispettivamente del 200% e del 500%, ricorsi che fino a giugno costavano generalmente 340 euro. Preoccupa il sistema che ne scaturisce: se i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato costano troppo, la conseguenza è “blindare” gli enti pubblici e limitare il diritto del cittadino di agire in giudizio contro gli atti amministrativi.
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