Manovra bis: Ordini soddisfatti

Pubblicato il 20 agosto 2011 Riconosciuto il valore degli Ordini, respinte le richieste di sfrenata liberalizzazione provenienti dal mondo datoriale” è questo il commento della presidente del Cup, Marina Calderone, circa le novità relative ai professionisti recate dal Dl 138/2011.

Dal lato Cndcec, il presidente, Claudio Siciliotti, mette in guardia il mondo ordinistico consigliando di tenere alta l’attenzione fino alla conversione del decreto: il pericolo di un colpo di mano per liberalizzare le professioni con nuovi interventi governativi, che possono comparire “dalla sera alla mattina”, è sempre in agguato. Il rimedio potrebbe essere quello di avviare serenamente una discussione con le parti, in primis con la Confindustria. “Non posso pensare – spiega Siciliotti - che quella parte del mondo produttivo che comprende i nostri primi clienti sia, in realtà, un nostro avversario”.

Sulla conferma della necessità dell’esame di Stato ed, in generale, sull’articolo 3 del dl 138/2011, il presidente Cndcec dichiara la propria soddisfazione. Lamenta solo l’accantonamento della previsione di una società professionale, inizialmente nel decreto, che avrebbe di certo allargato il mercato e favorito le nuove generazioni, attraverso un meccanismo di remunerazione basato sugli utili da dividere.
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