Nel corso di una iniziativa pubblica che si è tenuta a Roma il 7 febbraio 2018, l’Associazione nazionale dei commercialisti (Anc) e la Confederazione dell'industria manifatturiera italiana e dell'impresa privata (Confimi Industria) hanno presentato ed illustrato un Manifesto congiunto di proposte alle principali forze politiche in corsa alle prossime elezioni e ai rappresentanti dei diversi partiti.
Si tratta di una serie di proposte in ambito fiscale, lavoro, imprese e professioni, che spaziano dall’elevare lo Statuto del contribuente a norma di rango costituzionale al ristabilire chiarezza sui ruoli degli attori in campo fiscale, dalla fatturazione elettronica generalizzata dal 2019 al no a norme in deroga al sistema di riscossione Iva (come per esempio lo split payment) e al reverse charge in edilizia, fino a tutto il capitolo sulle detrazioni Iva.
Il manifesto congiunto Anc-Cofimi Industria chiede, tra l'altro: "Riconoscimento pubblico del ruolo sociale delle professioni ordinistiche e di sussidiarietà dello Stato anche dal punto di vista economico. Eliminazione delle sanzioni dirette o previsione dell'assicurabilità delle stesse".
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