L'uso illecito del pc giustifica il licenziamento
Pubblicato il 12 agosto 2014
La Corte di Cassazione, con la
sentenza n. 17859 depositata l'11 agosto 2014, ha dichiarato
legittimo il licenziamento del lavoratore che si era connesso a Internet per fini personali con il computer aziendale (aveva installato un programma di file-sharing e scaricato un film pornografico) e aveva copiato dati aziendali riservati senza autorizzazione, violando in tal modo quanto previsto dal regolamento e dal codice disciplinare del contratto collettivo.
Nella bacheca aziendale erano stati affissi:
- il regolamento che vietava l'accesso a Internet e l'uso della posta elettronica a fini personali
- il codice disciplinare previsto dal contratto collettivo nazionale che non consentiva il trafugamento di schizzi o disegni dell'azienda.