Luglio “caldo” per i contribuenti

Pubblicato il 17 luglio 2009

Il mese di luglio è per tradizione un mese “caldo” per quanto riguarda gli appuntamenti con il Fisco. Quest’anno più che mai: si contano, infatti, oltre 250 scadenze fra imposte, tasse, contributi, diritti camerali, trasmissioni telematiche all'agenzia delle Entrate ad altri adempimenti di carattere puramente tributario.

Ieri 16 luglio 2009, per esempio, era l’ultimo giorno utile per i contribuenti che avevano optato per la scadenza lunga della propria dichiarazione dei redditi. Cioè per tutti coloro che avevano deciso di allungare il versamento delle imposte dovute in base a Unico 2009 con la maggiorazione dello 0,40%. Per coloro che sono soggetti agli studi di settore, invece, il Dcpm del 4 giugno scorso, ha concesso una ulteriore proroga fino al prossimo 5 agosto per versare l’unica o la prima rata delle imposte dovute, sempre con la maggiorazione dello 0,04%. La crisi finanziaria, purtroppo, non si è fatta attendere neanche in questo caso. Molti sono coloro che per difficoltà non hanno potuto adempiere agli obblighi in agenda e che ricorrono al rimedio del ravvedimento operoso. Il Dl anticrisi (DL n. 185/08) è intervenuto anche in questo caso, riducendo notevolmente le sanzioni previste per i ravvedimenti operosi. Nello specifico, le sanzioni sui versamenti omessi all'Erario passano dal 6% al 3% dell'importo in caso di ravvedimento “lungo”. A questa sanzione si aggiunge il pagamento degli interessi sulle somme omesse. Quest'ultima sanzione non ha subito modifiche dal decreto anticrisi. Il calcolo degli interessi è effettuato in base al tasso di interesse legale applicato alla durata di tempo dell'omissione, ossia l’arco temporale a partire della data del termine ultimo per il pagamento ordinario sino alla data di regolarizzazione spontanea. In caso di ravvedimento “breve” le sanzioni sui versamenti omessi all'erario passano dal 6% al 2,5% dell'importo.

Roberta Moscioni

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