La proroga fino al 31 dicembre 2010 della direttiva comunitaria in materia di Iva ridotta per i servizi ad alta intensità di manodopera produrrà i suoi benefici soprattutto in termini di lotta al sommerso. Il fatto di non dovere prendere nuove decisioni su questo fronte ogni due-tre anni consentirà di valutare gli effetti della riduzione dell'aliquota, sia in termini di gettito che di vantaggi sull'economia in generale, con maggiore attendibilità. Cosa questa certo non facile da fare, nel caso in cui i risultati dovessero essere analizzati alla fine del primo triennio. I settori per i quali la direttiva comunitaria prevede una proroga del regime Iva agevolato sono cinque: manutenzione edile delle abitazioni, assistenza domiciliare, servizi di parrucchieri, servizi di pulizia, servizi di piccola manutenzione. L'elevato livello di evasione possibile per questi servizi resi a committenti privati è, come detto, la motivazione principale che potrebbe fare scegliere l'applicazione dell'aliquota ridotta al posto di quella ordinaria sul valore aggiunto, percentualmente elevato nei cinque settori citati per i pochi costi per acquisto di beni o servizi da terzi.
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