L'errore non sempre si corregge in dichiarazione
Pubblicato il 12 maggio 2012
E' possibile rettificare la dichiarazione dei redditi nei casi di errori materiali o di calcolo, di liquidazione delle imposte, di errata qualificazione giuridica dei componenti di reddito, non quando si deve interpretare la volontà negoziale espressa male dal contribuente.
Sull'emendabilità della dichiarazione dei redditi è intervenuta la Corte di Cassazione con la sentenza n.
7294, depositata l'11 maggio 2012, nella quale si specifica che in sede di dichiarazione integrativa non è possibile correggere comportamenti previsti dall'ordinamento ed indicati nella dichiarazione, non qualificabili come errore.
Il caso riguarda la confusione sui tempi e sull'ammontare della compensazione richiesta generata da una società immobiliare che aveva inserito in modo sbagliato l'indicazione dell'anno utile alla detrazione.
L'argomento era stato affrontato anche dall'Agenzia delle entrate, nella
risoluzione n. 325 del 14 ottobre 2002.