La flessibilità in uscita delle pensioni resta fuori dalla legge di Stabilità, che sarà presentata il 15 ottobre prossimo. Così Renzi: “I numeri non sono chiari e dobbiamo rimandare tutto al 2016”.
Il presidente del Consiglio spiega che modificare il sistema pensionistico è possibile solo sulla base di numeri chiari, e chiosa: “Senza saggezza, senza numeri, si fa danno. Proporremo una soluzione solo quando tutto sarà chiaro. Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d'anni prima”.
Per Cesare Damiano la decisione è una doccia fredda. Il presidente della Commissione lavoro della Camera commenta: “Rimandare al prossimo anno una misura più volte annunciata e attesa da decine di migliaia di lavoratori è, a mio avviso, un errore”.
Restano, invece, ancora sul carro le misure per la settima salvaguardia degli esodati non coperti dalle precedenti e l'opzione donna.
La sesta salvaguardia vedrà slittare i termini fino al 1° gennaio 2017, cosicché possano accedervi i mobilitati di aziende fallite e del settore edilizia.
È confermata fino al 31 dicembre 2015 l’opzione donna, che permette alle donne con 58 anni di età e 35 di versamenti il ritiro anticipato, a fronte del ricalcolo con criterio contributivo del trattamento.
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