Mentre non sembra avere ancora posto, nel Ddl stabilità 2016, la questione dei dirigenti decaduti dell'Agenzia delle Entrate dopo la sentenza della Consulta 37/2015, certa è la soluzione del Governo per i 733 funzionari della stessa Agenzia vincitori del concorso interno del 2001 bocciato dal Tar.
Per loro operò la retrocessione a impiegati (dalla terza alla seconda area), ma ora un emendamento alla Stabilità 2016 ripristina loro il trattamento economico e le relative funzioni: ai dipendenti dell’amministrazione economico-finanziaria, ivi inclusi le agenzie fiscali, a cui sono state affidate le mansioni della terza area sulla base dei contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato stipulato in esito al superamento di concorsi banditi in applicazione del contratto collettivo nazionale di comparto del quadriennio 1998-2001 continua ed essere corrisposto, a titolo individuale e in via provvisoria, fino a una specifica disciplina contrattuale, il relativo trattamento economico e potranno continuare a esplicare le loro funzioni post concorso “nei limiti delle facoltà assunzionali a tempo indeterminato e delle vacanze di organico”.
Sul caso dirigenti decaduti ex sentenza, la chiosa del sottosegretario al Mef, Enrico Zanetti: “la posizione del governo non cambia di una virgola, con conseguente richiesta di ritiro di tutti gli altri emendamenti: selezioni con criteri oggettivi e trasparenti per Pos e Pot più concorso pubblico per nomina dirigenti”.
Con l'approvazione di altri emendamenti:
passa da 8.000 a 16mila euro il limite di spesa per il bonus mobili alle giovani coppie;
i danni prodotti dai notai che non versano le imposte dovute sugli atti rogati o autenticati verranno risarciti dal Fondo di garanzia e assicurazione del notariato;
sono sanati i ritardi dei Comuni nel deliberare le aliquote fiscali e le tariffe.
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