Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge Stabilità 2016 battezzandola: “L'Italia col segno più”.
Al termine del CdM, la conferenza stampa su quella che il premier Renzi annuncia come la legge di fiducia. Meno tasse e una spinta all'economia.
Potrebbe riservare sorprese il taglio dell'Ires al 24%, che è programmato per il 2017: se arriverà l'ok di Bruxelles alla clausola sui migranti, sarà attuato già dal 2016.
Scatta da subito, a far data dal 15 ottobre 2015, il super-ammortamento del 140% per le imprese che investono in beni aziendali.
C'è il part-time incentivato. I lavoratori del privato con 63 anni e sette mesi potranno, attraverso l'intesa individuale con l’azienda, optare per un orario ridotto al 50%:
in busta paga avranno la contribuzione netta che il datore avrebbe versato all’Inps con il tempo pieno;
la contribuzione figurativa al 100% sarà onere dello Stato.
Via l'Imu e la Tasi sulla prima casa (la Tasi viene abolita anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale), l'Imu degli imbullonati e l'Imu agricola. Per agricoltura e pesca dal 2016 viene azzerata l'Irap.
Ci sarà un intervento straordinario sulle case popolari per l'efficientamento energetico ed edilizio.
Tra le misure per l'edilizia il mantenimento dell'ecobonus e del bonus mobili.
Il limite del contante per i pagamenti sale a 3mila euro e non scatteranno il prossimo anno le clausole di salvaguardia. Ci saranno le assunzioni di mille ricercatori e l'introduzione di 500 cattedre speciali e altrettante assunzioni nell'ambito della cultura. La detassazione del premio di produttività è ripristinata dal 2016, con l'ampliamento della platea dei fruitori.
Il mea culpa del presidente del Consiglio “Riconosco che l'anno scorso abbiamo combinato un pasticcio” annuncia le conferme delle notizie per le partite Iva dei minimi. Con il “Jobs act dei lavoratori autonomi”, come definito dal premier, è introdotto un pacchetto di norme sia fiscali che previdenziali: nuove tutele e una misura organica per il fisco.
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