Le spese compensate con la soccombente solo con specificazione dei motivi

Pubblicato il 28 settembre 2010

La sentenza n. 20324 del 2010, emessa dalla Cassazione, Sezione civile, chiarisce che solo l’indicazione ad opera del giudice della giusta motivazione può validare la compensazione delle spese di giudizio se non vi è stata reciproca soccombenza.

Nel caso, la contribuente l'aveva spuntata sul Fisco però si era vista condannare, senza un buon motivo, a contribuire alle spese del procedimento con Equitalia.

La compensazione delle spese può essere disposta, parzialmente o per intero, nel caso non sussista reciproca soccombenza, solo previa esplicita indicazione dei giusti motivi ravvisati dal giudice di merito.

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