Le regole sugli appalti sono un’esclusiva dello Stato, perciò le Regioni non hanno voce in capitolo nella regolamentazione delle procedura di appalto. A precisarlo è stata costituzionale, nella sentenza n. 431/2007, con cui sono state accolte le obiezioni del Governo bocciando due leggi regionali con cui Campania e Abruzzo intervenivano su aspetti specifici del processo di affidamento e gestione dei lavori pubblici. Dai giudici costituzionali arriva, così, un forte segnale di tutela della concorrenza in materia di appalti pubblici. Questi i principi fissati: una legge regionale non può regolare i criteri di scelta dell’appaltatore e in generale non può disciplinare le gare. Deve essere tutelata sempre la concorrenza, e questa materia è riservata in via esclusiva al legislatore statale.
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