Le indicazioni dell’Agenzia al Convegno Regionale del Codis di Bergamo

Pubblicato il 02 dicembre 2010 Arrivano numerosi input dalla partecipazione del direttore dell’agenzia delle Entrate, Befera, al Sesto Convegno Regionale del Codis-Dre-Ordine di Bergamo “Aziende e Professionisti tra semplificazione e recupero dell’evasione”. Primo fra tutti quello sull’abuso del diritto che vede il Direttore chiedere un intervento legislativo in nome di una linea più chiara da percorrere nei casi in cui si debba contestare. Viene, tuttavia, escluso “un uso esagerato” di questo strumento da parte dell’Agenzia che presto fornirà dati in tal senso, a dimostrare la moderazione dell’uso in sede di interpello e di accertamento. Con un’espressione colorita, infatti, spiega l’intento del Fisco: “Anche quando si scopre l’evasione lo scopo è di tosare la pecora, non di ucciderla”.

Gli altri temi, sollecitati dalle domande da parte dell’Ordine, hanno incassato risposte molto interessanti.

In merito ai crediti riconosciuti dal giudice tributario al contribuente l’idea è che possano essere compensati e non rimborsati, e che Fisco e contribuente possano pagare il medesimo tasso di interesse.

Un giudizio positivo è dato circa l’ipotesi di abolizione nel 770 della indicazione dei dati della certificazione di lavoro dipendente e assimilati, per evitare duplicazioni di informazioni e adempimenti.

L’abolizione del modello VR per il rimborso IVA, comunica Befera, è già in programma.

Incassa un secco no, invece, la richiesta di semplificazione del modello Intrastat per quanto attiene i servizi, in quanto l’elevato livello di evasione ed elusione internazionale rende necessari all’Agenzia i dati esposti negli elenchi. Infine, si segnala l’annuncio di una circolare riepilogativa in merito al reverse charge in edilizia, che genera sempre più confusione nel settore dato il cambiamento di orientamento avvenuto più volte.

Con il suo intervento, il direttore dell’Accertamento Luigi Magistro ha spiegato che nel caso di scostamenti molto elevati rispetto al redditometro non scatteranno accertamenti sui dati presuntivi ma accertamenti diretti ricorrendo alle indagini finanziarie. E aggiunge che la platea degli accertati con il redditometro sarà costituita da tutte le categorie di contribuenti, compresi ad esempio mafiosi o funzionari corrotti.
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