L'amministrazione deve motivare la variazione della rendita

Pubblicato il 03 dicembre 2013 La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27008 del 2 dicembre 2013, annulla un intervento dell'amministrazione relativo ad una nuova attribuzione di rendita. Motivo della decisione: la mancanza di una adeguata motivazione da parte del Fisco, tale da indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche hanno portato alla decisione.

Il caso riguarda l'attribuzione di una nuova rendita da parte dell'Agenzia del territorio, diversa da quanto dichiarato dal contribuente, ad un edificio di proprietà di una banca oggetto di ristrutturazione.

Nel precisare che l'obbligo di motivazione deve essere accordato nei contenuti e nella portata a ciò che si va ad accertare, si sottolinea come nel caso in esame l'ammontare della rendita deriva dal valore attribuito al bene. La sola indicazione di una diversa valutazione rispetto a quanto dichiarato dal contribuente non costituisce una motivazione, ma il solo dispositivo dell'atto, che deve poi essere giustificato da criteri ed elementi sufficienti a motivare la variazione delle indicazioni del contribuente.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Società di ingegneria: validi i contratti con soggetti privati post 1997

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy