Il risultato dell’approvazione, avvenuta in Consiglio dei ministri, del “secondo correttivo” in corso di pubblicazione su “Gazzetta Ufficiale” del nuovo Codice ambientale (il decreto che modica nella sostanza il Dlgs 152/2006, parte prima, parte seconda, parte terza e parte quarta), è un testo che si compone di sei parti dedicate ad uno specifico settore, eccetto la prima che riguarda norme generali e comuni all’interno del decreto. L’obiettivo, il primo, è il riallineamento, con quella comunitaria, della legislazione nazionale. Le sostanziali correzioni viaggiano attraverso i seguenti principi fondamentali di politica ambientale: produzione del diritto ambientale, azione ambientale, sviluppo sostenibile, sussidiarietà e leale collaborazione, accesso alle informazioni ambientali, partecipazione a scopo collaborativo. Tutti principi declinati nel rispetto di quelli comunitari, che fanno proprio – armonizzandolo - quello dell’accesso alle informazioni ambientali senza che si sia tenuti “a dimostrare la sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante”.
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