L’aiuto familiare dribbla la verifica
Pubblicato il 04 giugno 2008
La Commissione tributaria regionale del Lazio deposita in segreteria, il 23 aprile scorso, la decisione numero
160/1/08. Vi sostiene che gli accertamenti posti in essere dagli Uffici del Fisco, basati sugli incrementi del patrimonio e una maggiore capacità contributiva data da disponibilità di beni mobili ed immobili, in evidente contrasto con il reddito dichiarato, possono essere superati dalla dimostrazione in contraddittorio che a sostenere i costi relativi ai detti incrementi abbiano contribuito i genitori dei rispettivi coniugi o, anche, un finanziamento infruttifero che sia venuto da amico fraterno.