Con la sentenza del 19 marzo scorso (causa 2391/02) la terza sezione civile del Tribunale di Venezia condanna il ministero dell’Economia al pagamento della somma di 15mila euro a due contribuenti, vittime di un commercialista che aveva avuto un comportamento professionale non propriamente onesto e che, per tali ragioni, si erano trovati a dover far fronte alle pretese dell’Erario (sanzioni, interessi e reiterate richieste di prove e documentazioni) con un “evidente abbassamento della qualità della vita”. Con questa sentenza, dunque, si è dato il via libera al risarcimento del “danno esistenziale” per le vittime dell’Amministrazione fiscale. Ovviamente, il giudice ordinario veneziano non avendo competenza a decidere sulle questioni prettamente fiscali e non conoscendo la vicenda dal punto di vista del procedimento penale pendente a carico del professionista, si è limitato a risolvere quella parte del ricorso che riguarda il danno non patrimoniale patito dai due contribuenti per il comportamento tenuto nei loro confronti dalla pubblica amministrazione.
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