La tabella dei debiti condominiali affissa nell'androne viola la privacy

Pubblicato il 05 gennaio 2011 Per la Cassazione - ordinanza n. 186 del 4 gennaio 2011 - i dati riferiti ai singoli partecipanti al condominio, raccolti ed utilizzati per le finalità riconducibili alla disciplina civilistica di cui all’articolo 1117 Codice civile e seguenti, ed alle relative norme di attuazione, ivi compresi quelli relativi alle posizioni debitorie di ciascuno nei confronti della collettività condominiale, costituiscono dati personali, ai sensi del codice della Privacy.

Ne discende che anche se la misura in cui ciascun condomino è tenuto a partecipare alle spese condominiali e i dati relativi alla mora nel pagamento dei contributi, hanno valenza contabile e di interesse ai fini della gestione collettiva, “ciò non fa venir meno la loro natura di dati personali, soggetti, in quanto tali, alla disciplina del codice e alle regole generali per il trattamento che esso delinea”.

In tale contesto – continua la Corte - sull’amministratore del condominio, pertanto, grava il dovere di adottare le opportune cautele per evitare l’accesso a quei dati da parte di persone estranee al condominio. Così. l’affissione nella bacheca dell’androne condominiale del dato personale concernente le posizioni di debito del singolo condomino, andando al di là della giustificata comunicazione dell’informazione ai soggetti interessati ed avvenendo in uno spazio accessibile al pubblico, “non solo non è necessaria ai fini dell’amministrazione comune, ma, soprattutto, si risolve nella messa a disposizione di quei dati in favore di una serie indeterminata di persone estranee e, quindi, in una indebita diffusione, come tale illecita e fonte di responsabilità civile, ai sensi degli articoli 11 e 15 del codice”.
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