La Stabilità porta la Trise
Pubblicato il 15 ottobre 2013
Ecco, per sommi capi, cosa conterrà la legge di stabilità 2014, domani all’esame del consiglio dei ministri.
La tassa sulle rendite finanziarie salirà dal 20 al 22%; i Comuni potranno derogare al patto di stabilità interno per 2 miliardi in due anni; l’imposta Trise, Tributo sui servizi comunali, sostituirà la service tax, con la prima aliquota dell’1 per mille.
La Trise, composta da Tari sui rifiuti e Tasi sulle prestazioni indivisibili, sarà calcolata sulla superficie calpestabile - quota Tari - e progressivamente a partire da un'aliquota dell'1 per mille o da un corrispettivo di 1 euro a metro quadro - quota Tasi - che si sommeranno alle aliquote Imu per il tetto massimo dell'imposizione.
L’Imu non si pagherà più solo sulla prima casa non di lusso.
Ma sono previste anche: la riduzione del cuneo fiscale, che per i primi anni di gradualità andrà a vantaggio dei lavoratori; detrazioni, sotto forma di sconti Irap, per le imprese che assumono a tempo indeterminato; il rifinanziamento della Cig in deroga, per il momento con 600 milioni di euro, e della social card; una miniproroga per l'ecobonus sulla casa.