La rivalutazione segue il puzzle societario

Pubblicato il 06 marzo 2006

Secondo quanto emerge dalla lettura del testo della Finanziaria 2006, la rivalutazione dei beni d’impresa riconosce il maggior valore del bene, dal punto di vista fiscale, non immediatamente ma solo dal terzo esercizio successivo. Durante questo periodo di tempo, però, l’impresa potrebbe compiere una serie di operazioni straordinarie le cui implicazioni vanno valutate immediatamente ai fini dell’efficacia della rivalutazione. A tal proposito, si devono analizzare separatamente quali sono i riflessi sui beni rivalutati e quali le conseguenze sulla riserva da saldo attivo con riferimento alle principali operazioni di conferimento (nella duplice fattispecie realizzativo e neutrale), di trasformazioni, di fusioni e di liquidazioni. La rivalutazione dei beni d’impresa, come pure la disciplina del “riallineamento”, è accessibile anche dai soggetti in liquidazione, anche se il principale scopo di quest’ultima operazione dovrebbe essere quello di realizzare le attività, risolvere le posizioni pendenti e distribuire ai soci il residuo attivo in vista della conclusione della vita di un’impresa.   

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

CCNL Porti - Accordo di rinnovo del 18/11/2024

22/11/2024

CCNL Comunicazione artigianato - Ipotesi di accordo del 18/11/2024

22/11/2024

Ccnl Porti. Rinnovo

22/11/2024

Comunicazione artigianato. Rinnovo

22/11/2024

CCNL Terziario Confesercenti - Accordo integrativo del 4/11/2024

22/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy