Con 2006 il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione (per l’anno in corso) è stato “differito” al 31 marzo. Secondo il Testo unico degli enti locali, le amministrazioni avrebbero dovuto rispettare la scadenza del 31 dicembre. Al termine fissato per l’approvazione del bilancio di previsione era stato legato (Finanziaria 2001) quello per stabilire molte tariffe e tributi di carattere locale. Di conseguenza, ora, le amministrazioni comunali potrebbero fissare la tassazione per l’anno in corso entro il 31 marzo. Se ciò è legittimo per alcuni tipi di imposta, come per esempio quella comunale sulla pubblicità, lo stesso non si può dire per altre tipologie di tributo quali l’Ici, la Tosap e la Tarsu. L’ente che non ha fissato le relative aliquote e tariffe entro lo scorso 31 dicembre potrebbe rischiare di non vedere concretizzati i successivi aumenti impositivi, ma anche di perdere gettito.
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