La nuova strategia antievasione a pieno regime da aprile

Pubblicato il 07 novembre 2006

Il Fisco sta tentando di usare sempre più lo strumento della telematica per contrastare l’evasione fiscale. Si tratta però di un’alleanza a tappe che necessita di tempo per completarsi. Non tutte le disposizioni previste dai provvedimenti emanati tra luglio e ottobre sono già operative: in molti casi, infatti, mancano i provvedimenti attuativi. Tra gli strumenti in lista di attesa ci sono quelli sul rilascio della partita Iva, sull’anagrafe dei rapporti finanziari, sui versamenti telematici per imposte, contributi e premi a carico dei soggetti (non Ires) titolari di partita Iva, sulla certificazione del versamento delle ritenute fiscali e contributive per i dipendenti dovute in via solidale da appaltatori e subappaltatori, sull’invio telematico da parte di imprese di atti e bilanci nel nuovo formato integrabile con l’Anagrafe tributaria. Alcuni strumenti, invece, sono già operativi, come per esempio le nuove regole sulla tracciabilità dei compensi ai professionisti e sull’obbligo di tenuta del conto corrente, sui versamenti telematici di imposte, contributi e premi a carico di soggetti Ires, sull’invio di questionari del Fisco, sulle indagini finanziarie, sui versamenti telematici per imposte, contributi e premi a carico di società titolari di partita Iva. La strada per il completamento normativo e disciplinare della lotta anti-evasione dovrebbe terminare il 31 marzo 2007, termine entro cui dovrà diventare obbligatoria, da parte delle imprese, la presentazione dei bilanci e altri atti al Registro delle imprese nel nuovo formato integrabile con l’Anagrafe tributaria.

In materia di ispezioni nelle banche dati, siano esse pubbliche o private, può intervenire il Garante della privacy con tutta una serie di interventi mirati alla tutela del cittadino. I poteri, in tal senso non mancano. Il Garante può, infatti, mettere in campo una serie di meccanismi che vanno dall’avvertimento alla prescrizione di nuove misure, alla sanzione amministrativa, alla denuncia all’autorità giudiziaria in caso di reati, fino al divieto di trattamento o al blocco dei dati personali. I controlli possono essere preventivi o attivati dietro segnalazioni.

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