L’analisi odierna su Fisco e costituzione entra nel merito della recente posizione assunta dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 366/2007 nell’ambito delle notificazioni. Nello specifico, si plaude alla dichiarazione di illegittimità delle disposizioni dettate dagli articoli 58 e 60 del Dpr 600/1973, che disciplinano le notifiche di atti tributari a cittadini italiani residenti all’estero. Le norme censurate prevedono che dopo la notificazione eseguita presso l’ultima residenza, se questa non è possibile, la notificazione va fatta con il deposito per otto giorni presso l’albo comunale, senza neanche l’avviso tramite raccomandata. La sentenza ribadisce quanto dettato dalla giurisprudenza costituzionale nelle sentenze 346/1998 e 360/03, nelle quali viene affermato che nelle notificazioni di tutti gli atti giuridici deve essere garantita l’effettiva possibilità di una tempestiva conoscenza dell’atto per l’esercizio del diritto di difesa.
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