La mediazione tributaria risolve i contenziosi

Pubblicato il 15 novembre 2012 Il direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, partecipando al IX convegno nazionale sulle Garanzie e tutele sociali, organizzato alla Bocconi dall'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano, ha mostrato i risultati positivi della mediazione tributaria. Lo strumento verrà esteso (oltre la soglia massima dei 20 mila euro) e rafforzato “perché consente di risolvere alla radice i conflitti e garantisce a tutte le parti coinvolte di risparmiare tempo e risorse”. Su 14mila casi già trattati, il 51% ha avuto esito positivo, mentre un altro 25% è in attesa della risposta del contribuente.

Alla proposta del passaggio della riscossione da Equitalia agli enti territoriali avanzata dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha spiegato “la riscossione coattiva non dovrebbe essere indiscriminata e dovrebbe saper coniugare rigore ed equità soprattutto nei confronti di quei contribuenti che non pagano perché sono in difficoltà e non perché sono delinquenti”, Befera replica che l'ente territoriale non si troverebbe in condizioni dissimili dalla società di riscossione citata, poiché non avrebbe autonomia nella riscossione, ma dovrebbe, al pari di Equitalia, rispettare le stesse regole legislative. Inoltre, da un’indagine si è scoperto che alcuni Comuni avevano concesso commissioni sulla riscossione pari al 30%, quando l'aggio di Equitalia è del 9%, dall'anno prossimo dell'8%.

Infine, Befera ha annunciato il debutto del redditometro al 20 novembre 2012, anticipato al 19 per le categorie. Sul redditest il direttore ha spiegato che si tratta non di un misuratore della ricchezza o delle spese superflue, ma di un modello di coerenza fra redditi dichiarati e le spese sostenute. Inoltre, precisa che “I contribuenti non dovranno temere che i dati che immetteranno saranno visti dall'Agenzia. Saranno prese in considerazione le spese certe, quelle pluriennali e le spese residue calcolate secondo gli indici Istat che tengono conto delle aree provinciali e di almeno 10 tipologie di famiglie. Con il semaforo rosso, i contribuenti dovranno decidere il da farsi. Potrebbero anche decidere di non fare nulla se per esempio hanno redditi da capitale o redditi esenti che li rimettono in linea. Gli accertamenti da redditometro, con due fasi di contraddittorio, scatteranno dal 2013".

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