di giustizia europea, con la sentenza emessa ieri per la causa C-13/05, afferma che un lavoratore licenziato perchè malato non può invocare la tutela per i disabili prevista per contrastare le discriminazioni sul luogo di lavoro nella direttiva 2000/78/CE. Tale direttiva proibisce le discriminazioni per religione, convinzioni personali, handicap, età o tendenze sessuali e permette il licenziamento di un disabile solo se si dimostra non competente, incapace o non disponibile a eseguire i compiti essenziali della sua occupazione. Nella sentenza è spiegato che non si può equiparare la malattia al concetto di handicap intendendo per quest’ultimo un limite di probabile lunga durata dovuto a lesioni fisiche, psichiche o mentali che ostacola la partecipazione della persona alla vita professionale. Le due condizioni al centro della questione non sono assimilabili, secondo , in quanto nella direttiva citata vengono usati dal legislatore due termini diversi e vengono indicate misure per adattare il posto di lavoro in funzione dell’handicap, il che comprova un adeguamento ad una limitazione di lunga durata non paragonabile al decorso, seppure lungo, di una malattia.
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