La Cassa ragionieri vuole aumentare la dote dei giovani

Pubblicato il 21 novembre 2006

Torna la proposta di migliorare di previdenza dei ragionieri, dopo che nel 2003 la strada fu preclusa dal ministero del Lavoro. L’obiettivo resta sempre quello di utilizzare parte del contributo integrativo per migliorare le pensioni contributive. Questa volta, però, al posto dell’accredito diretto di parte del contributo integrativo sulle posizioni individuali, il CdA della Cassa proporrà al Comitato dei delegati di utilizzare le risorse del contributo sul fatturato per aumentare l’aliquota di computo. Si fa appello allo statuto di autonomia riconosciuto dal decreto legislativo 509/94, che prospetta una dimensione giuridica che gli enti previdenziali privati auspicano di vedere meglio precisata nella Finanziaria 2007. Il nuovo progetto della Cassa ragionieri con la proposta di miglioramento dell’aliquota di computo (+4%, pari al 60% del contributo integrativo) è destinato agli iscritti dal 2004, che avranno solo pensioni determinate con il sistema contributivo. La scelta della Cassa dei ragionieri di separare la previdenza dei vecchi iscritti da quella dei giovani, ha consentito di far sì che i contributi delle nuove generazioni non paghino le prestazioni di quanti le hanno precedute. Il contributo integrativo versato dai nuovi iscritti può così essere destinato ad aumentare la loro aliquota di computo. Tuttavia, la proposta messa a segno dal ministero del Lavoro non è entrata nel maxi-emendamento del Governo approvato dalla Camera; perciò, ora, non resta che aspettare per ritentare al Senato.

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