La nuova cartella di pagamento, il cui modello è approvato dal provvedimento del direttore delle Entrate di ieri, recepisce le modifiche di legge apportate dal dl cosiddetto “milleproroghe” (n. 248/2007). Le informazioni - sul responsabile del procedimento dell’ente creditore, di chi emana e notifica l’atto della riscossione e sulle possibilità di pagamento rateale - sono contenute negli spazi dedicati al “dettaglio degli addebiti” (ove saranno pure riportate le somme dovute per l’aggio di riscossione) e alle “comunicazioni degli agenti della riscossione”. Spetta proprio all’agente stabilire se dilazionare le somme iscritte a ruolo, quindi le modalità e la durata del beneficio (non, però, oltre 72 rate mensili). Questa competenza trova l’ostacolo per le sole entrate iscritte a ruolo da amministrazioni dello Stato, autorità amministrative indipendenti ed enti pubblici previdenziali.
A far data dal 1° giugno 2008 potrà esser fatta valere la nullità della cartella che non porta le indicazioni prescritte dalla legge.
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