Il CdM sta per esaminare il il disegno di legge del Jobs act per i lavoratori autonomi, che ha già trovato parere favorevole del ministero dell’Economia sulle coperture.
In sostanza, le principali disposizioni che riguarderanno le partite Iva individuali e gli iscritti alla gestione separata dell’Inps (collaboratori), sono:
per le partite Iva e i professionisti è strutturale l'accesso ai fondi europei, è superata la disposizione della legge di Stabilità 2016 che apre i bandi solo per il periodo 2014/2020;
i lavoratori autonomi sono equiparati alle piccole e medie imprese, dunque professionisti e partite Iva potranno accedere agli appalti pubblici;
per la formazione e l'aggiornamento professionale le spese sono interamente deducibili con tetto annuo di 10mila euro;
per i servizi per il lavoro, dal momento che i centri per l’impiego e agenzie private dovranno avere operatori dedicati per professionisti e partite Iva, le spese saranno interamente deducibili con tetto di 5mila euro l’anno;
in caso di maternità, i lavoratori autonomi avranno la possibilità di ricevere l’indennità pur continuando a lavorare, dunque senza l’astensione obbligatoria;
è previsto il congedo parentale di sei mesi entro i primi tre anni di vita del bambino;
in caso di malattia grave, anche l'oncologica, si potrà sospendere il pagamento dei contributi sociali fino a un massimo di due anni (recuperando poi con pagamenti rateizzati).
Il disegno di legge per gli autonomi e il Ddl con il piano contro la povertà, anch'esso presto sul tavolo del CdM, sono collegati alla legge di Stabilità 2016, quindi avranno una corsia preferenziale in Parlamento.
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