La Corte di giustizia dell'Ue, con decisione del 15 gennaio 2009 nella causa C-539/07, ha condannato l'Italia per non aver messo a disposizione delle autorità incaricate dei soccorsi l'ubicazione del chiamante per tutte le chiamate effettuate al numero di emergenza “112”. Secondo i giudici europei, in particolare, l'Italia non avrebbe ottemperato agli obblighi dettati dall'articolo 26, n. 3, della direttiva, cosiddetta “universale” n. 2002/22/CE che impone di identificare l'ubicazione di chi chiama il 112 da telefoni mobili o fissi.
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