Due elementi in particolare rendono il calcolo dei prossimi acconti Irap piuttosto complesso per imprenditori e professionisti. Si tratta, nello specifico, del decreto legge varato la settimana scorsa dal Governo e l’incertezza sulle aliquote Irap per le sei Regioni che hanno un deficit sanitario oltre i limiti stabiliti dal Governo. In assenza di chiarimenti ufficiali, i contribuenti verranno a conoscenza dell’aliquota esatta da utilizzare per il versamento oltre il termine del 20 giugno, in cui questo va eseguito. Il problema potrebbe riguardare anche altre Regioni con evidenti difficoltà economiche per i contribuenti: l’aumento di Irap e Irpef potrebbe costare, infatti, circa 85 euro per i lavoratori dipendenti e 43 euro per i pensionati.
Amare sorprese potrebbero presentarsi anche per tutti coloro che determinano l’acconto con il sistema previsionale, rischiando di dovere fare i conti con maggiorazioni di aliquote Irap rese disponibili con ritardo; mentre, il sistema storico impone di usare da subito le percentuali più elevate e non tiene conto del possibile incremento automatico di aliquota previsto dal comma 174 della Finanziaria 2005.
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