Investimenti in start up: detrazione per le persone fisiche, deduzione per le imprese
Pubblicato il 09 ottobre 2012
È previsto, dal Dl crescita/sviluppo bis, un diverso trattamento fiscale degli investimenti nelle start up effettuati nel periodo 2013-2015: la detrazione per le persone fisiche e la deduzione per le imprese.
Le persone fisiche che investiranno nel capitale sociale di una o più start up innovative potranno detrarre il 19% (25% se si tratta di start up a vocazione sociale o che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico) della somma dall'Irpef lorda. Di più, in caso di incapienza d'imposta a debito nell'anno d'investimento, si potrà portare in detrazione negli esercizi successivi (non oltre il terzo) quanto non detratto nel periodo d'imposta di riferimento. In un periodo d’imposta si potrà detrarre per un massimo di 500mila euro di investimento che non potrà essere ceduto - si parla di partecipazioni - per due anni, pena la decadenza dall’agevolazione e conseguente restituzione con interessi di quanto detratto.
Le imprese, invece, potranno dedurre dal reddito imponibile il 20% della somma investita (27% se si tratta di start up a vocazione sociale o che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico), ma l’importo deducibile ha un tetto massimo di 1,8 milioni di euro per periodo d'imposta. Vale anche per le imprese la regola dei due anni di mantenimento delle partecipazioni.
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