Insulti al capo? Non sempre il licenziamento è giustificato

Pubblicato il 20 marzo 2009 E’ illegittimo il licenziamento seguito alla reazione istintiva, concretizzata in frasi ingiuriose e minacciose rivolte al capo. I giudici della Cassazione hanno ritenuto le espressioni usate dal dipendente “effetto di una reazione emotiva e istintiva del lavoratore ai rimproveri ricevuti, con ciò escludendone l’ascrivibilità a un’ipotesi di vera e propria insubordinazione e, comunque, la particolare gravità contrattualmente richiesta per potersi fare applicazione della sanzione espulsiva” (sentenza 6569 del 19 marzo 2009).
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Esonero assunzione disabili: nuova autocertificazione entro il 1° novembre

30/10/2024

Settimana corta: testo base all'esame dell'Aula alla Camera. Cosa prevede

25/10/2024

Accredito figurativo per cariche elettive e sindacali: procedure e requisiti

25/10/2024

Bonus librerie 2024: ultimi giorni per invio istanze

25/10/2024

Data Breach: azienda multata dal Garante Privacy per sicurezza inadeguata

25/10/2024

Legge di bilancio 2025: novità su Pos, mutui prima casa e fringe benefits per neo assunti

25/10/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy