Nella circolare n. 69 del 30 marzo, l’Inps punta ad una maggiore produttività delle azioni di surroga. Dopo un monitoraggio di circa otto mesi sul processo produttivo, l’Istituto ha infatti rilevato una corrispondenza troppo limitata tra il volume delle prestazioni erogate, i certificati medici segnalati come responsabilità di terzi e le azioni di surroga attiva. Le azioni di surroga in sei mesi non arrivano a 500 mila casi, a fronte di 6 milioni di certificati. Dal momento che la quasi totalità dei casi segnalati come responsabilità di terzi è causata da incidenti stradali, nell’azione di recupero crediti l’Inps cercherà di creare un nuovo rapporto con le assicurazioni, innescando un “circuito virtuoso”. L’Istituto ha poi definito, nel piano operativo del bilancio preventivo per l’anno in corso, alcuni indicatori di qualità:
- il rapporto tra i questionari di surroga inviati e i certificati pervenuti deve essere maggiore o uguale al 10%;
- il rapporto tra azioni di surroga avviate e questionari di surroga inviati deve essere maggiore o uguale al 50%;
- il rapporto tra recuperi di azioni di surroga in euro e azioni surrogatorie in euro deve essere maggiore o uguale al 60%.
La lista dei questionari di surroga da inviare dovrà essere verificata giornalmente e i dirigenti medici responsabili dovranno disporre con assoluta priorità visite mediche di controllo per gli assicurati coinvolti in incidenti stradali, in cui sia ipotizzabile una responsabilità di terzi e la prognosi superi sette giorni di malattia. Il medico di controllo sarà fornito del nuovo modello di questionario AS1 e dovrà sottoporlo, in sede di visita, al lavoratore. Accertata la malattia per conto terzi, verranno inviati i rispettivi moduli al terzo responsabile del danno, al datore di lavoro e al Comando dell’autorità che ha effettuato gli accertamenti.
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