Iniziativa Pmi per il Sud

Pubblicato il 18 ottobre 2016

Nell'agenda del MiSE entra l'Iniziativa Pmi dell'Ue, che prevede complessivamente un miliardo e 200 milioni di nuove risorse finanziarie per le Pmi localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’Italia è il primo tra gli Stati Membri dell’Unione europea ad avviare il nuovo programma di accesso al credito - prestiti a tassi favorevoli - previsto dalla programmazione 2014-2020 dell’Unione europea, utilizzando lo strumento della cartolarizzazione di crediti esistenti e grazie all'intervento della banca europea degli investimenti (Bei) e del fondo europeo per gli investimenti (Fei).

È uno strumento finanziario innovativo previsto dalla nuova regolamentazione sui Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) che permette di combinare i fondi gestiti a livello nazionale (o regionale) con risorse del programma europeo COSME (Programme for the Competitiveness of Enterprises and Small and Medium-sized Enterprises) e risorse del Gruppo BEI.

L' “Iniziativa PMI” (SME Initiative), presentata presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si sta concretizzando con risorse nazionali di 100 milioni dai fondi strutturali e 102,5 milioni stanziati dal Governo.

Nei prossimi giorni Fei selezionerà gli intermediari finanziari ammissibili (banche, istituti di garanzia, società di leasing).

Cartolarizzazione di crediti esistenti

La cartolarizzazione di crediti esistenti libererà risorse di banche e altri intermediari finanziari per la concessione di nuovi prestiti alle piccole e medie imprese.

Gli intermediari selezionati dal Fondo europeo per investimenti (FEI, controllato BEI) avranno la possibilità di cartolarizzare tali portafogli, cioè cederli a una società veicolo (SPV, Special purpose vehicle), che si finanzierà tramite l’emissione di obbligazioni (ABS, asset backed securities). A sottoscrivere le obbligazioni saranno la BEI (tranche senior) ed il FEI (tranche mezzanine). La partecipazione di BEI e FEI, con l’utilizzo del proprio bilancio, sarà possibile grazie all’ulteriore intervento del FEI che, come gestore dell’iniziativa, sottoscriverà parte delle obbligazioni junior (più rischiose) utilizzando sia i 202,5 milioni messi a disposizione dallo Stato italiano sia il contributo di quattro milioni messo a disposizione dalla Commissione Europea con il programma COSME.

Di fatto, invece che essere destinati al finanziamento diretto di progetti di imprese per pari importo (202,5 milioni), la risorse nazionali agiscono da catalizzatore per fondi BEI e FEI: lo Stato si assume il rischio delle prime perdite di un portafoglio esistente, permettendo cosi l’intervento del gruppo BEI per oltre un miliardo.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Accesso a database informatici con password: c’è abuso anche per il dirigente

05/11/2024

Avvocato - studio legale: natura autonoma e non subordinata del rapporto

05/11/2024

Divieto di avvicinamento nei reati di genere: legittimo per la Consulta

05/11/2024

Residenza fiscale per soggetti Ires e persone fisiche. Chiarimenti delle Entrate

05/11/2024

Ravvedimento speciale Cpb: adesione e perfezionamento con modello F24

05/11/2024

Bonus Natale con la tredicesima mensilità o nel 730/2025

05/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy