È allo studio della commissione Greco (ministero della Giustizia) la revisione della disciplina sanzionatoria nell’ambito della legge sulla sicurezza sul lavoro, risultata troppo severa per l’ampliamento delle responsabilità del Dlgs 231/2001. Per una lesione grave come la rottura di un braccio è prevista una pena pecuniaria di non meno di 258mila euro (tetto minimo). Anche le misure interdittive sono troppo pesanti se pure nell’ottica della prevenzione delle morti bianche.
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