Induttivo allargato

Pubblicato il 23 gennaio 2009 Con una decisione – la n. 1452 del 21 gennaio scorso – che si incardina perfettamente in quel filone giurisprudenziale che ha ampliato, quasi senza limiti, l’efficacia dell’accertamento fiscale, la Cassazione consente le indagini bancarie estese ai conti degli amministratori delle piccole e medie imprese, anche quando la verifica è scattata d’ufficio, senza cioè che la società avesse presentato la dichiarazione. La conclusione poggia sulla solida base dell’articolo 32 del Dpr n. 600 del 1973 e dell’articolo 51 del Dpr n. 633 del 1972, che autorizzano l’ufficio finanziario a procedere, anche attraverso indagini su conti correnti bancari formalmente intestati a terzi ma che si ha motivo di ritenere connessi ed inerenti al reddito del cittadino contribuente, sulla base di elementi indiziari tra i quali può assumere rilievo decisivo la mancata risposta del contribuente alla richiesta di chiarimenti che gli è rivolta dal Fisco in ordine ai medesimi conti.
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