Il decreto MiSE del 18 ottobre 2017 è stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale” n. 292 del 15 dicembre 2017.
Incrementa le risorse finanziarie destinate agli interventi in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo, a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca, e apporta ulteriori modifiche - a valere dalle domande di agevolazione presentate successivamente alla pubblicazione del decreto in oggetto - alla disciplina recata dal decreto 24 luglio 2015.
Con il decreto MiSE 24 luglio 2015 sono state stabilite le condizioni atte a consentire il finanziamento a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), istituito presso Cassa depositi e prestiti, di due interventi del Fondo per la crescita sostenibile, costituiti, in particolare, da:
l’intervento in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione elettroniche e per l'attuazione dell’Agenda digitale italiana di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 15 ottobre 2014 (in breve, Agenda digitale);
l’intervento in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo nell'ambito di specifiche tematiche rilevanti per “l’industria sostenibile”, di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico adottato nella medesima data del 15 ottobre 2014 (in breve, Industria sostenibile).
Già con il decreto ministeriale 9 giugno 2016, il ministero dello Sviluppo economico ha apportato alcune modifiche, ed anche stavolta, con il provvedimento in oggetto, ci sono aggiustamenti: sulle percentuali nominali delle spese ammissibili, sulle percentuali del contributo alla spesa ed altro.
Si ricorda che con decreto MiSE 14 giugno 2017 è stata disposta, a partire dalle ore 19.00 del 13 giugno 2017, la sospensione dei termini di presentazione delle domande di agevolazioni per l’intervento agevolativo Agenda digitale, a causa dell’esaurimento delle relative risorse del FRI.
Per i progetti già presentati per i quali le risorse finanziarie non sono bastate alla copertura integrale, l’agevolazione è stata concessa parzialmente; per l’istruttoria delle domande non ammesse si sarebbe dovuto attendere un eventuale rifinanziamento.
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