La Commissione europea ha annunciato l'avvio di un'inchiesta formale sugli aiuti di Stato disposti dalla legge lussemburghese del 1929, che esenta le holding finanziarie dall'imposta sulle società e dall'imposta commerciale comunale su dividendi, plusvalore, royalties e interesse percepiti, come pure dall'imposta fondiaria e dalla patrimoniale sul valore delle loro attività. Le holding di quello Stato sono, viceversa, passibili d'imposta sul capitale e tassa annuale di registrazione, oltre che di ritenute alla fonte su onorari sborsati ai membri del consiglio di amministrazione e ai revisori legali dei conti. Il regime delle holding lussemburghesi è già stato incluso, prima d'ora, nella lista nera delle misure dannose contemplate nel Codice di condotta fiscale del 1998. Bruxelles ritiene che le esenzioni creino significative distorsioni competitive e di efficienza del mercato, soprattutto finanziario, senza contribuire significativamente allo sviluppo economico.
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