Il Ministero del Lavoro, nella nota protocollo n. 4910 del 18 ottobre, illustra i criteri applicativi dei vincoli comunitari (regolamento n. 2204/2002/Ce) agli sgravi riconosciuti alle imprese che assumono con il contratto di inserimento. Il tetto massimo al beneficio previsto per il datore di lavoro non può superare il 50% (60% nel caso dei disabili) del costo salariale del lavoratore assunto e comprende anche ogni altro onere contributivo obbligatorio (Inps e Inail, in primo luogo). Nella nota ministeriale si ribadisce, inoltre, l’impossibilità di applicare al regime agevolativo del contratto di inserimento la regola de minimis. Per ciò che riguarda le condizioni di lavoro, si legge che l’assunzione deve determinare un incremento netto dei dipendenti dello stabilimento, altrimenti deve riguardare posti resi vacanti a seguito di dimissioni volontarie, pensionamento, riduzione volontaria dell’orario di lavoro, licenziamento per giusta causa. Il rapporto di lavoro deve essere almeno di 12 mesi.
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